Vino e percoche, la sangria del sud Italia
Per chi non le conoscesse, le percoche sono una qualità di pesche a polpa gialla, tipicamente disponibili a seconda delle varietà dalla fine di luglio a ottobre, la cui caratteristica peculiare è data dalla compattezza della polpa e dal nocciolo ben saldo alla stessa. Apprezzata per le proprietà dissetanti e diuretiche, la percoca è ricca di vitamine (in primis A e C) e sali minerali e strizza l’occhio alle diete, infatti l’apporto calorico del frutto è molto basso.
Percoca, zona di produzione e utilizzi in cucina
Particolarmente coltivate e consumate nelle regioni del sud d’Italia (in Campania prevalentemente), le percoche, oltre a essere consumate normalmente, trovano molto impiego per la preparazione di golosissime marmellate, puree e succhi; sovente sono anche impiegate per preparare le squisite pesche sciroppate. Di percoche ne esistono diverse varietà, tra queste spiccano: percoca col Pizzo, Giallona di Siano, Puteolana o Percoca Vesuvio, Terzarola (la cui maturazione tardiva ne consente la raccolte anche ad ottobre inoltrato), di Turi e la Romagnola.
Vino e percoche, usanza del Sud
Una tipica usanza delle regioni del Sud è l’impiego delle percoche a tavola abbinandole al vino, una sorta di sangria del meridione da gustare a fine pasto o da proporre come bevanda durante un aperitivo. I frutti ben maturi e sodi vengono pelati e tagliati a pezzi irregolari, riposti in una brocca abbastanza capiente e affogati nel vino (rosso o bianco), il tutto viene riposto in frigorifero per qualche ora prima di poterlo servire fresco al punto giusto e dare così modo di sorseggiarlo e degustare i pezzi di percoca intrisi di vino. Per questa deliziosa “ricetta” ti suggeriamo di impiegare il nostro Cirò Rosso Classico della Tenuta Iuzzolini, un abbinamento davvero perfetto.