I migliori vini calabresi
Da qualche decennio a questa parte il vino calabrese è ritornato in auge, anche se i vigneti della Calabria si estendono per oltre ben 14mila ettari e la pratica della viticoltura nella nostra terra risale al tempo degli Enotri - che significa proprio terra del vino - e dei Greci (700 a. C), per lustri la produzione del nettare degli dei non hai avuto sussulti importanti, rimanendo ai margini di un mercato sempre più fiorente. Fortunatamente, da qualche anno a questa parte, il ricambio generazionale, la motivazione e lo spirito di gruppo anche delle piccole aziende, ha permesso di creare una vera e propria rivoluzione enologica in grado di dare un importante impulso al mercato.
Vitigni calabresi
Tra le diverse qualità di vitigni, il Gaglioppo in Calabria la fa da padrona, con circa il 40% della totalità della produzione del vino rosso a cui seguono Greco nero (vitigno a bacca nera coltivato anche in Campania, Sicilia e Sardegna), Magliocco canino (sovente impiegato come uva da miscelazione), Alicante (originario e diffuso dalla Spagna), Sangiovese ed Aglianico.
La tradizione del vino di Cirò
Il Cirò è stato il primo vino di Calabria ad aver ottenuto il riconoscimento DOC da parte dell'Unione Europea. Questa tipologia di vino invecchia almeno per otto mesi e si contraddistingue per una gradazione alcolica intorno ai 13°, con tipologia Superiore che può arrivare ai 13.5°; la produzione si basa quasi esclusivamente su un monovitigno di qualità Gaglioppo con una piccola percentuale di uve tipo Greco bianco e Trebbiano toscano. La quasi totalità della produzione di vino Cirò avviene nella provincia di Crotone, nei comuni di Cirò, Melissa e Crucoli.
Da segnalare anche il Vino Bivongi, promosso a DOC da parte dell'Unione Europea nel 1996 (nel 1995 toccò al Vino Lamezia) e il Vino Donnici che, insieme al Cirò, è stato fra i primi vini calabresi a ottenere la denominazione DOC. Il Vino Melissa si annovera fra i più antichi vini lavorati in Calabria, si produce nei comuni di San Nicola dell'Alto, Melissia, Carfizzi e Umbriatico, mentre il Vino Pollino, prende appunto vita nei terreni argillosi e calcarei dell’omonimo massiccio montuoso dell'Appennino meridionale. Tra gli altri DOC da segnalare i Vino Savuto, Verbicaro, San Vito di Luzzi e Greco di Bianco, quest’ultimo prodotto esclusivamente nel Comune di Bianco e di Casignana.