Formaggi calabresi: tutto quello che c'è da sapere
I formaggi calabresi rappresentano una delle tradizioni casearie più antiche del nostro Paese, sicuramente in cima ai prodotti tipici regionali. In questo ambito diversi sono i prodotti che si fregiano del marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta), tra questi il caciocavallo silano. Se sei curioso di saperne di più, di seguito potrai leggere tutto quello che c’è da sapere su alcuni dei formaggi calabresi più conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.
Caciocavallo silano DOP
Il caciocavallo silano, piccante al punto giusto, prende il nome da località Sila, altopiano calabrese in cui le vacche, libere di pascolare nei vasti campi, producono il latte impiegato per la sua produzione. Grasso, a pasta filata dura e con una stagionatura che richiede minimo trenta giorni, si distingue per i suoi inconfondibili aromi. Una curiosità: il termine caciocavallo deriva dalla legatura a coppie, che consente di stagionare il prodotto “a cavallo” di una pertica.
Pecorino crotonese DOP
Questo formaggio, prodotto con latte di pecore che pascolano nel territorio della provincia di Crotone, si distingue per essere prodotto in tre varianti: stagionato, fresco o semiduro. Si tratta di un formaggio grasso il cui aspetto esterno lascia visibili del canestro, il recipiente rotondo - solitamente di vimini - in cui il formaggio viene tipicamente messo a stagionare. Si abbina perfettamente con miele e conserve, ad esempio mostarda di pere o di mele cotogne.
Caprino dell’Aspromonte PAT
Così come si evince dal nome stesso, questo formaggio, con marchio di qualità Prodotto Agroalimentare Tradizionale, viene prodotto tra l’estate l’autunno sull’altopiano dell’Aspromonte, luogo in cui le capre possono godere di pascoli rigogliosi e buona aria. Questo formaggio grasso, di breve e media stagionatura, si contraddistingue da una pasta morbida e bianca in principio, che diventa dura e di colore paglierino man mano che la stagionatura avanza.
Provola Calabrese
La provola calabrese, di forma conica, a pasta semidura e filata, viene prodotta impiegando il latte di vacche di varie razze. Questo tipo di formaggio matura in due giorni e può protrarsi fino a sessanta. In funzione del tempo di stagionatura il suo aspetto esteriore varia, dal bianco al giallo avorio. In Calabria, a seconda della zona di produzione, la prova assume diverse denominazioni: provola crotonese, catanzarese, della locride, dell’Aspromonte, del Pollino e via dicendo.
Ricotta Salata affumicata
Si tratta di un latticino magro a pasta dura, di breve stagionatura. Il sapore di formaggio fresco leggermente salato si mescola con note di affumicato. Vellutata al tatto, questa ricotta viene ricavata utilizzando il siero del latte che viene stagionato per circa trenta giorni e poi sottoposto a un lento processo di affumicatura. La ricotta salata affumicata viene tipicamente usata da grattugiare in sostituzione, o a supporto, del più classico formaggio grattugiato.