Dolci natalizi: i mostaccioli calabresi
I mostaccioli sono dolci tipici della tradizione calabrese a base di farina, miele di castagno e mosto di vino. Si tratta di una tradizione non solo culinaria, ma anche iconografica, tramandata da padre in figlio.
Le origini dei mostaccioli
L'origine di questi dolci è antichissima: la leggenda narra che sia stato un monaco a portare la ricetta del mostacciolo dalla Certosa di Serra San Bruno ai Frati Domenicani di Soriano Calabro.
In realtà già nel III secolo a. C, Teocrito parlava dei mustacea greci, ovvero delle focacce a base di miele e farina cotte su foglie di alloro.
La lavorazione dei mostaccioli
Ancora oggi, ogni mostacciolo viene lavorato rigorosamente a mano dai maestri mostazzolari, i quali prima della cottura danno alla pasta svariate forme. Le decorazioni si ottengono a intaglio, grazie alla maestria degli artigiani e con l'aggiunta di piccoli pezzi di carta stagnola di diverso colore.
I mostaccioli rappresentano delle piccole opere d'arte e assumono generalmente sembianze di pesci, tori, galli, agnelli, palme, cuori, sirene e dame. In occasione delle feste patronali, i maestri mostazzolari realizzano anche figure dei Santi.
Un tempo, la festa del Santo patrono era una ricorrenza importante e in questa occasione i mostaccioli venivano donati in premio ai bambini come un giocattolo commestibile o ad amici e parenti in segno d'affetto.
Spesso accadeva che il fidanzato si recava a casa della futura sposa portandole in dono quattro mostaccioli: uno a forma di cuore, una pupa, uno a forma di pesce e uno a forma di esse, simbolo di femminilità.
Tutt'ora i mostaccioli sono i protagonisti indiscussi delle fiere calabresi.
Una volta acquistati, vi consigliamo di non mangiarli subito ma di lasciarli un paio di giorni al chiuso. In questo modo diventeranno morbidi al punto giusto e potrete godervi al meglio questa specialità calabrese!